Agevolazioni fiscali
Detrazioni previste per interventi di ristrutturazione edilizia al 50% in dieci anni. La nuova legge di Stabilità ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 la detrazione fiscale irpef del 50% per chi compie dei lavori di ristrutturazione presso la propria abitazione e le parti comuni in condominio. Il bonus viene spalmato in 10 anni con rimborsi annuali di pari importo. Il tetto di spesa massima detraibile è stato confermato in € 96.000
Chi può usufruire della detrazione
Condizione indispensabile è che i contribuenti siano soggetti a Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) residenti o non residenti in Italia:
- proprietari delle abitazioni
- oppure titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili come i proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (intendiamo l’usufrutto, l’uso, l’abitazione o la superficie);
- i soggetti locatari ed anche i comodatari;
- i soci delle cooperative divise e indivise ;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- i soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che realizzano redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
- Ha poi diritto al bonus anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’abitazione, sempreché effettui personalmente le spese e risultino a lui intestati bonifici e le fatture.
Per quali lavori spettano le detrazioni
In relazione alla sfera dei prodotti che Alfa Sicurezza ha il piacere di presentare sul mercato, rientrano nelle agevolazioni i lavori relativi alla prevenzione del compimento di atti illeciti da parte di soggetti terzi, ossia quelli rientranti nel concetto di illecito penale come i furti, i sequestri di persona, le aggressioni e comunque quelle azioni che comportino lesioni di diritti protetti giuridicamente. Qui il bonus è applicabile alle spese realizzate per compiere i lavori presso la propria abitazione. In particolare:
- l’installazione di grate/inferriate sulle finestre;
- la posa di porte blindate;
- l’installazione o la sostituzione di serrature o catenacci;
- le saracinesche;
- le tapparelle metalliche con bloccaggi;
- le casseforti
- gli antifurti o impianti di videosorveglianza.
Pagamento e documenti da conservare
Per utilizzare il bonus è indispensabile che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, da cui emerga:
- la causale del versamento, in relazione alla normativa (art. 16 -bis del Dpr 917/1986 oppure L.449/97);
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
La detrazione è anche possibile nel caso in cui i lavori siano stati realizzati grazie all’intervento di una società finanziaria, ossia il classico pagamento a rate. La finanziaria pagherà per conto del cliente, tramite un bonifico che contenga le condizioni sopra elencate. In tutti i casi, il cliente dovrà presentare a chi cura la sua dichiarazione dei redditi (modello unico o 730), la ricevuta del bonifico (inviatogli dalla Finanziaria) e le fatture delle spese effettuate a lui intestate. Nel caso in cui i lavori sono effettuati dal detentore dell’immobile, deve essere conservata la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.
Se cambia il possesso dell’immobile?
Se l’immobile presso il quale è stato svolto il lavoro viene venduto la detrazione, salvo diverso accordo delle parti, viene trasferita per la parte residua alla persona che acquista la casa.
Nel caso invece di decesso dell’avente diritto, la detrazione passa all’erede che ha la “detenzione materiale e diretta dell’immobile ”.
Aliquota IVA applicabile
Il problema principale che riscontriamo quotidianamente nel nostro lavoro è la poca informazione e serietà degli operatori del settore in merito all’applicazione dell’iva. E’ corretta l’iva al 10%? No. L’applicazione dell’Iva al 10% è una pratica che spesso utilizzano i furbetti per proporre al cliente un prezzo più conveniente. Tuttavia la realtà è ben diversa.
In merito agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili a prevalente destinazione abitativa, è corretto ed indispensabile applicare la corretta disciplina dei cosiddetti beni significativi (individuati nell’elenco contenuto nel D.M. 29 dicembre 1999) tra i quali risultano infissi esterni ed interni, impianti di sicurezza. Qui l’Iva al 10% va applicata solo su una parte della fornitura e l’Iva del 22%, sulla parte rimanente.