I furti in abitazione sono un fenomeno che da sempre minaccia la nostra quotidianità. Ormai può capitare a chiunque, ma per alcuni, questo evento, può essere un trauma.

Ho subito un furto in casa.. nel pieno pomeriggio in un palazzo nel centro dove nel portone c’è sempre un Gran via vai di gente per via degli studi medici Sto vivendo un grande disagio emotivo ogni giorno penso a quell’episodio, a tutti gli oggetti in oro che hanno portato via, ricordi degli eventi fin dal battesimo, ricordi delle nonne la fede di mio padre. Oltre al denaro e al mio computer dove all’interno c’erano tutti i miei dati e foto di anni . Mi ha lasciato un vuoto dentro non siamo degli accumulatori però ero legata a quegli oggetti il nostro tesoro che non vedrò mai piu Il terrore, l’incertezza, l’insicurezza, la paura del domani, la rabbia per questi sconosciuti, il posto che credevo fosse il più sicuro del mondo( la mia casa) non esiste più”

“…..oltre alla perdita economica, non ingente ma per me neppure indifferente, sono stata turbata dalla violazione dello spazio domestico, che considero una estensione del  corpo. Trovare tutto sossopra : i cassetti aperti e rovesciati, le scatole scoperchiate , le carte sparpagliate….mina la sicurezza personale, rende sospettosi  e paurosi,  incerti del domani. In questi casi la violenza non colpisce solo le cose ma le persone.  Molti approvano la decisione del Corriere di annunciare, non solo i grandi furti, quelli che colpiscono i ricchi e i famosi, ma anche i piccoli furti,  che prendono di mira chiunque, provocando   traumi psichici  non facilmente superabili .”

la mattina del xxxxxxx ci siamo svegliati per andare al lavoro alle 5,30. In camera da letto abbiamo trovato tutto in disordine ed abbiamo capito che erano entrati dei ladri. Rumori al piano di sotto e realizziamo con angoscia che erano ancora in casa. Ho urlato loro di andar via e mi hanno intimato di non scendere altrimenti ci avrebbero sparato. Preso figlia e nipotina e ci siamo chiusi in camera e chiamato la polizia. A questo punto noncuranti della scoperta hanno cominciato a picconare il muro per asportare la cassaforte. Noi abitiamo in villini a schiera abitati. È’ anche venuto un vicino che ha suonato e noi ad urlare aiuto. I ladri noncuranti hanno finito di smontare la cassaforte e sono andati via giusto mentre arrivavano i Carabinieri (sono passati interminabili minuti….). Nella notte, complessivamente hanno svaligiato 4 appartamenti. Siamo psicologicamente a terra e meditiamo di cambiare casa. Il nostro quartiere era soprannominato l’isola felice!!! C’è un danno biologico permanente che va ben oltre il furto.”

Il furto nella propria abitazione assume un forte significato emotivo per le vittime. L’intrusione di un estraneo nelle mura domestiche rappresenta una profonda violazione della sfera privata, che si considerava un spazio intimo, sicuro, protetto, dunque inviolabile. Inizialmente le persone provano uno stato di shock. Poi sperimentano: rabbia, tristezza e frustrazione, insicurezza (alcuni non si sentono più al sicuro e pensano a nuovi sistemi di sicurezza, al trasloco), paura, ansia e preoccupazione (di subire un altro furto). Le persone si sentono deboli, incapaci di mantenere il controllo della situazione, impotenti. Al disagio fisico e al coinvolgimento emotivo si aggiunge poi il dolore della sottrazione e della distruzione dei propri oggetti.

L’evento traumatico solitamente ha una durata di secondi, minuti ma le conseguenze sull’individuo possono durare mesi e anche anni. L’intensità, la percezione e la reazione al trauma sono risposte altamente soggettive, tuttavia, tali risposte vengono influenzate da:

  • le caratteristiche dell’evento traumatico (durata e modalità di esposizione);
  • le caratteristiche della persona colpita dal trauma (struttura della personalità, locus of control, autostima, condizioni di salute, risorse cognitive);
  • i fattori ambientali (rete sociale).

Il trauma non consiste tanto nell’evento in sé, ma nella traccia che quest’ultimo lascia dentro la persona e nel modo in cui la mente e il corpo reagiscono all’evento stressante.

Se il disagio scaturito dal furto diviene cronico può compromettere la qualità della vita e portare all’insorgenza di sindromi psicopatologiche. Spesso si osservano nelle vittime di furti inquietudine, perdita dell’appetito, disturbi del sonno, della concentrazione, irritabilità e rabbia improvvisa, ipervigilanza, ansia e attacchi di panico e comportamenti ossessivi legati alla sicurezza anche quando non vi è più una minaccia reale.

Le ricerche dicono che le donne vivono l’esperienza del furto in modo più traumatico perché stringono legami più saldi con le proprie mira e attribuiscono molti più significati agli oggetti rispetto gli uomini.

Le persone che hanno vissuto direttamente l’evento, poiché si trovavano in casa nel momento del furto, quindi vittime anche di un’aggressione fisica possono sviluppare conseguenze psicologiche diverse.

Per affrontare la situazione è importante prendere atto che la reazione al trauma è normale, è una risposta fisiologica dell’organismo. È importante accettare la tristezza e le emozioni, non negarle, parlarne ad amici e parenti. Inoltre, può essere utile spendere del tempo in attività di meditazione, rilassamento e sport. Qualora il disagio persista si dovrebbe chiedere il supporto di uno psicoterapeuta che aiuti l’individuo a superare questo momento critico della sua vita. Questi episodi possono trasformarsi da trauma in opportunità per un cambiamento positivo e una crescita personale, che permetta all’individuo di avere a disposizione maggiori risorse per fronteggiare eventi traumatici futuri.

La prevenzione è la migliore soluzione. Prevenire un furto, difendendosi dai ladri non ha prezzo.

Ricorda che un buon impianto di allarme appresenta il miglior deterrente per tenere lontani i ladri dalle vostre case.

Fonte: IPSE